La Scuola di Milano
DOI:
https://doi.org/10.4454/blityri.v10i2.379Parole chiave:
Milan School of linguistics, Graziadio isaia Ascoli, Carlo Salvioni, Vittore Pisani, Indoeuropean linguisticsAbstract
L’articolo si occupa del ruolo svolto da tre grandi linguisti: Graziadio Isaia Ascoli, Carlo Salvioni e Vittore Pisani. Ascoli può essere considerato il fondatore della Scuola di Milano, Salvioni fu in stretto contatto con i neogrammatici della Scuola di Lipsia e Pisani, erede di entrambi nell’insegnamento, educò tre generazioni di scolari che contribuirono alla crescita delle scienze del linguaggio sia a Milano sia in altre Università italiane. Viene rivolta un’attenzione particolare a Pisani non solo in quanto indoeuropeista, ma anche come studioso interessato, in modo originale, a temi di linguistica generale e di filosofia del linguaggio. Pisani vedeva i fenomeni linguistici non come fenomeni “astratti” – alla maniera dello strutturalismo – ma come prodotti complessi di dinamiche storiche e pragmatiche. Nella sua concezione teorica è centrale il ruolo del “parlante” e l’idea che il “linguaggio” sia una realtà storico-sociale descrivibile attraverso l’analisi di isofone e isoglosse (connesse ai livelli morfologici, sintattici, lessicali e semantici). L’articolo si conclude con un elenco degli allievi diretti e indiretti di Pisani, in seguito affermatisi come studiosi di valore, e con l’indicazione dei loro interessi scientifici.
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