Sul ruolo di Fulginia ed Hispellum nel processo di romanizzazione della Valle Umbra. Storia di un paesaggio e delle sue formae e relativi problemi di metodo
DOI:
https://doi.org/10.4454/ostraka.v33.1236Parole chiave:
Umbrian Valley, romanizzazione, centuriazione, trnasumanza, Fulginia, HispellumAbstract
L’articolo partendo dalla disamina degli studi fino ad ora condotti sul territorio della valle Umbra alla ricerca delle tracce delle centuriazioni romane, e dei primi tentativi di bonifica idrogeologica della valle, propone un’aggiornata interpretazione delle dinamiche evolutive del paesaggio antico. Vicende che si dipanano parallelamente alla storia politica dell’Umbria antica nella quale si intrecciano strettamente le fortune di Hispellum e Fulginia, assieme a Mevania e Spoletium. Ciò mediante forme della “romanizzazione” che però avviene in modi peculiari e distinti, che modellano e strutturano una più moderna, aperta e innovativa organizzazione economica, fondata su intensi scambi commerciali con Roma, attraverso il complesso sistema fluvio-lacustre del bacino tiberino; sistematizzando e riorganizzando fiscalmente, anche la pratica della transumanza che da tempo immemore legava Umbri ed Etruschi in comuni riti annuali a Volsinii. Questa parte dell’Umbria antica, ormai perfettamente integrata nel sistema politico romano verrà poi pesantemente coinvolta nelle lotte di potere del I sec. a.C. nel corso delle quali il territorio già organizzato e bonificato, vedrà rinnovarsi deduzioni di veterani di Cesare e coloni di Ottaviano che da Augusto curerà anche il rinnovarsi e attualizzarsi di vetuste e rispettate forme di culto.
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