Alternanze di valenza nel calabrese settentrionale:fra causazione e labilità
Pubblicato 2025-09-05
Parole chiave
- agentivity,
- animacy,
- applicative derivation,
- direct causation,
- transitivity/intransitivity
Come citare
Abstract
Il presente studio affronta la questione delle alternanze di valenza nel calabrese settentrionale, indipendentemente e oltre la significazione del movimento (direzionale e non), con il duplice obiettivo di: I) individuare i principi che governano la transitivizzazione dei verbi intransitivi, indipendentemente dalle componenti di moto, e fornire un modello interpretativo unitario delle alternanze di valenza, che si applichi alle diverse classi di verbi coinvolte; II) spiegare il rapporto fra i processi che producono, nel calabrese settentrionale, costruzioni transitive con verbi prototipicamente intransitivi e altre alternanze di valenza tipologicamente note, sia sul piano funzionale, sintattico-semantico, in relazione all’espressione del causativo e dell’applicativo, sia sul piano formale, in relazione alla labilità. Le indagini sono state condotte sulle varietà dialettali e regionali di Cosenza, Paola, San Fili, Rende, Lorica, Aprigliano, Rogliano e Scigliano. I risultati della ricerca mostrano che: I) un modello interpretativo unitario può dar ragione delle alternanze di valenza di verbi appartenenti a classi diverse, in tutte le varietà esaminate; II) i principi che soggiacciono a questo modello operano indipendentemente dalla significazione del movimento, si manifestano nel contrasto fra il ruolo semantico dell’oggetto della costruzione transitiva e il suo grado di agentività, e si attuano nella codifica del causativo diretto o dell’applicativo, in dipendenza delle propriet. semantiche del verbo: in particolare, della presenza vs. assenza della significazione di un mutamento di stato o di luogo; III) i dati originali qui analizzati forniscono un contributo fondamentale alla comprensione della tipologia delle opposizioni labili e alla definizione della sua varietà.