Pubblicato 2025-09-05
Parole chiave
- phonetic laws,
- onomasiology,
- Tiberian Umbrian vowel system
Come citare
Abstract
L’opera di Clemente Merlo è dominata dal culto dell’obbiettività sia sul piano della forma mediante l’obbedienza alle leggi fonetiche che sul piano del significato, come mostrano i suoi numerosi contributi onomasiologici. Fra gli innumerevoli problemi etimologici trattati e risolti nei suoi studi dialettologici ne vengono scelti due come casi esemplari: in entrambi la soluzione abbozzata dal Merlo viene sviluppata e portata a compimento. Il primo è quello di rugio/rugia ‘bruscolo’, che viene ricondotto alla radice *rusk- ‘vegetale sporgente che punge’ secondo la trafila *ruskyo > ruscio > rugio con motivazione dalla puntura di un piccolo corpo estraneo che entra nell’occhio. Il secondo caso è quello della coppia appitto vs. spitto, che forma un’isoglossa perugino-aretino-senese e indica il denaro intero opposto allo spicciolo; il parallelismo perfetto colla coppia sinonimica appiccio vs. spiccio, sempre riferita al denaro, conferma l’interpretazione come forme tronche del participio passato di appiccare vs. spiccare.