La macchina del diritto e i suoi ingranaggi. Karl Olivecrona sul diritto, l’autorità e le norme giuridiche come imperative indipendenti

Autori

  • Julieta A. Rabanos Facultad de Derecho, Universidad Alberto Hurtado | Istituto Tarello per la Filosofia del Diritto, Dipartimento di Giurisprudenza, Università di Genova

DOI:

https://doi.org/10.4454/hdxtpq86

Parole chiave:

Karl Olivecrona, Realismo escandinavo, Normas jurídicas, Imperativos independientes, Autoridad, Máquina del derecho

Abstract

In questo lavoro, intendo concentrare l’attenzione su una versione specifica dell’imperativismo non volontaristico, sulla sua concezione della norma giuridica e sul quadro in cui è inserita: quella sostenuta dal realista scandinavo Karl Olivecrona. Per effettuare questa analisi, contestualizzerò innanzitutto la posizione di Olivecrona e il suo rifiuto del volontarismo, ricostruendo brevemente la sua posizione rispetto al diritto e all'autorità giuridica, e introducendo il modo in cui autorità e norme giuridiche si articolano come ingranaggi della macchina del diritto (sezione 2). Successivamente, analizzerò in modo approfondito la concezione di Olivecrona della norma giuridica come imperativo autonomo di carattere suggestivo, concentrando l'attenzione sul rifiuto della norma come comando e sugli elementi di questo tipo di imperativi giuridici (sezione 3). Infine, mi concentrerò su questa particolare concezione delle norme come imperativi indipendenti e solleverò alcuni problemi che essa presenta, tra cui il problema della loro identificazione, l’oscurità dell’affermazione che questi imperativi “guidano il comportamento” e l’adeguatezza o meno della categoria del “carattere suggestivo” (sezione 4). Concluderò l'analisi con alcune brevi riflessioni sulla possibile utilità della categoria degli imperativi indipendenti per almeno due temi rilevanti e attuali nella filosofia del diritto (sezione 5).

Pubblicato

2021-12-22

Fascicolo

Sezione

Saggi